GD Provincia di Brindisi: ILVA: ANCORA MORTI BIANCHE
- CosmeryD'errico
- 17 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Questa mattina, non appena abbiamo aperto gli occhi, ci siamo ritrovati a leggere una triste notizia. Una di quelle notizie che non vorresti leggere mai, ma che purtroppo in determinate realtà è quasi routine. Aveva 26 anni Giacomo Campo, era uno di quei pochi giovani che la mattina hanno la fortuna di spegnere la sveglia all’alba, anche un po’ scazzati, per andare a lavoro. Era sicuramente pieno di voglia di vivere, di progetti e di sogni che voleva realizzare e forse era anche contento perché, solitamente, il sabato sera è per noi giovani il momento più atteso di tutta la settimana. Di lui, purtroppo, ne stiamo parlando adesso ed al passato perché poco dopo le sette del mattino la sua vita è stata stroncata da un incidente avvenuto all’Ilva di Taranto. Sono comunicazioni queste che ti lasciano molto amaro in bocca e che ti fanno riflettere. Cominci a pensare a quanto sia importante il lavoro ma che lo è di più la tua vita, inizi ad arrabbiarti poiché il più delle volte non si lavora in sicurezza, ed anche se lo fai presente vieni quasi deriso. Forse non è questo il caso, forse davvero è stato un incidente, ma so per certo che a volte dei responsabili ti fanno svolgere delle mansioni che non ti competono o non si preoccupano del mondo in cui svolgi il lavoro, per loro l’importante è che tu faccia ciò che ti vien detto, altrimenti “ne terranno conto” e quella frase, quel tenerne conto ti risuona in testa più e più volte, allora metti a repentaglio anche la tua vita pur di non perdere quello straccio di lavoro che sei riuscito a conquistare, pur di portare uno stipendio a casa che ti permette di vivere una vita dignitosa. Ora i sindacati hanno indetto uno sciopero di 24 ore, ma speriamo che non sia un’azione priva di seguito, che non ci sia bisogno dell’ennesimo omicidio sul posto di lavoro per poter arrivare ad un giusto compromesso. Stando alle loro parole, riportate su tutti i giornali, non si è trattato di un incidente e allora mi chiedo: per quale motivo le RSU e le RSA non si sono imposti e non abbiano bloccato l’attività di pulizia? Non sono forse loro che si devono schierare a favore dei lavoratori e tutelarli? Non ero presente, non posso sapere come sono andate effettivamente le cose, non pretendo una risposta alle mie domande, pretendo piuttosto una soluzione , che sia finalmente immediata, per l’Ilva, pretendo un incontro tra istituzioni e mi associo ad Emiliano, Presidente delle regione, il quale ha affermato:“mi auguro che dinanzi ad un evento così drammatico e lacerante e che falcia una vita così giovane, nessuno - ripeto nessuno - voglia accomodarsi al tavolo degli opportunisti di qualsiasi natura”; infine pretendo che quel poco lavoro che ci viene offerto sia sicuro,poiché è disarmante sapere che nel 2016 si muore sul proprio posto di lavoro!
Cosmery D’Errico responsabile lavoro GD federazione di Brindisi
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